venerdì 13 giugno 2014

Jack 1950 Tupelo Missisippi

Era il 13 giugno del 1956, a Tupelo, come al solito in questo periodo faceva caldo.
Jack decise di entrare con il suo pick up Ford  F-100 al Sonic drive in, aveva fame.
Non aveva voglia di mangiare in auto cosi' parcheggiò, scese e si diresse all'interno del fast food. Alla radio veniva trasmesso Elvis e come poteva essere altrimenti visto che Tupelo era la città Natale, nacque qui 8 gennaio 1935. Era il primo album che produceva dal titolo inequivocabile Elvis Presley .
Erano gli anni 50 gli anni del boom, al cinema si trasmetteva Godzilla di Ishiro Honda , il grande successo di James Deen Gioventù Bruciata...erano gli anni del rock and roll delle rivoluzioni .
26 luglio  1953  Assalto alla caserma di Fidel Castro e di Che Guevara il mondo ma sopratutto L'America era un continuo fermento di idee e di cambiamenti sia politici che culturali .
Anche dal punto di vista Artistico l'America era diventata punto di riferimento .
Jack prese un hamburger, Patatine e una coca cala e si mise a leggere il giornale mentre una coppia faceva partire  al juke box  Blue Suede Shoes .....che ritmo ragazzi energia pura .
https://www.youtube.com/watch?v=T1Ond-OwgU8
Jack osservava il fast food, dietro al banco i due manifesti dei Marilyn Monroe con i suoi capelli gialli e suo  rossetto rosso fuoco che coloravano le sue labbra, e a  fianco, Audrey Hepburn con i suoi inconfondibili guanti e la sua sigaretta infilata nel lungo bocchino nero .
Erano le icone della bellezza della femminilità.
Erano gli anni cinquanta.
Jack era di New York ed era un critico d'arte amava in un modo smisurato Edward Hopper nato a Nyack piccola cittadina sul fiume Hudson nel sud est dello stato di New York 22 luglio 1882 
Sul Time di oggi era dedicata la prima pagina ad lui ad Hopper , ancora come fosse ieri ricordava la seconda retrospettiva dedicatagli dal Whitney Museum of American Art  nel 1950.

SOIR BLEU  1914  

Nella seconda pagina del Giornale c'era un articolo dedicato alla stile e alla Poetica di Hopper, Jack si mise a leggerla :
La pittura di Hopper predilige  Architetture nel paesaggio, strade di città, locali ,bar, interni di case, di teatri .
I colori sono brillanti ma non trasmettono vivacità e gli spazi sono reali ma in essi c'e' qualcosa di metafisico che trasmette allo spettatore un forte senso di inquietudine. La composizione dei quadri è talora geometrizzante, sofisticato il gioco delle luci fredde, taglienti e volutamente " artificiali" sintetici i dettagli.
La scena é spesso deserta o immersa nel silenzio; raramente vi è più di una figura umana, e quando ve ne è più di una, sembra emergere una drammatica estraneità e  incomunicabilità tra i soggetti La direzione dei loro sguardi o i loro atteggiamenti spesso escono dai confini del quadro nel senso che si rivolgono a qualcosa che lo spettatore non vede Di lui si è detto che sapeva  "dipingere il Silenzio "
Jack amava alla follia questa affermazione " dipingeva il SILENZIO"  .............
Da bambino, ciò vedevo del mondo al di là dei miei immediati dintorni, lo vedevo dal sedile posteriore dell'automobile dei miei genitori. Era un mondo colto al volo, di passaggio. Era immobile. Godevo di vita propria e non sapeva, ne gli importava che io vi capitassi per caso in un dato momento. Come il mondo nei quadri di Hopper  non ricambiava il mio sguardo . " Con queste parole il poeta americano Mark Strand descriveva i suoi incontri con le opere del connazionale pittore

Nighthwks   1942

Jack aveva sempre nella sua mente  il quadro di Hopper, Nighthwks dipinto nel  1942,
Nella tarda sera  di un giorno qualunque la città è deserta, le strade sono vuote, le finestre sono aperte forse per il caldo forse per comunicare qualcosa, ma nessuna persona è affacciata.
Il Negozio sulla parte opposta di quell'unico locale aperto e chiuso .
Only's Phillies è aperto e solo li ci sono 3 clienti e un Barista.
La luce è fredda e sembra che il tempo si sia fermato per un istante e abbia raccolto questa scena di vita. Il sentimento che traspare è un sentimento di solitudine di indifferenza l'uomo voltato di spalla chiude ogni comunicazione con lo spettatore mentre l' uomo appoggiato al bancone del bar tiene una sigaretta tra le dite e fissa, forse il Barista,la donna, a fianco, è intenta a guardarsi qualcosa tra le dita 
Anche il barista che a prima vista sembra che guardi l'uomo difronte, in realtà il suo sguardo è rivolto verso la strada dove non passa nessuno.
Tutta la scena e sospesa, fissa , in un silenzio assordante.
Jack ogni volta che rivedeva e pensava a questo quadro si sentiva inappropriato spiazzato.
Hopper dipingeva il Silenzio ........e il silenzio a volte e' imbarazzante .
Chiuse il giornale pago e usci drive in .


Tupelo google maps 
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